biologico o Km zero ?

L'angolo del consumatore consapevole. Decrescita, consumo critico, boicottaggio, alimentazione, autoproduzione: tutto ciò che non riguarda la cosmesi e i detersivi!

Moderatori: Van3ssa, Vera

Incantesimo
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Iscritto il: martedì 08 aprile, 2008 17:56

Messaggio da Incantesimo »

***credo che la tua scelta sia la migliore:-)
usare quello che si ha in casa e non buttarlo e' sicuramente etico;-)
Riguardo ai biscotti del CES ,effettivamente c'e' ancora molta strada da fare ,ma si sta migliorando;-)
Da settembre le spezie saranno bio e altri cambiamenti sono in atto:-)
ciao
Carla
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nebbia
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Iscritto il: martedì 29 gennaio, 2008 17:02

Messaggio da nebbia »

Incantesimo ha scritto:non conosco la realta' delle altre citta',ma acquisto biologico,locale ed etico;-)
ho 7 produttori bio nel raggio di 20 km,e alcuni lavorano come coop sociale.
Cosa voglio di piu'?
passare i nomi di questa brava gente ad altre venete? :oops: Per favore, va bene anche un pm, se ce ne sono dalle mie parti magari valuto una visitina...

EDIT: errore ortografico notato 4 anni dopo, scusate, mi vergognavo troppo. :mrgreen:
Ultima modifica di nebbia il martedì 17 luglio, 2012 10:52, modificato 1 volta in totale.
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nebbia
Messaggi: 9753
Iscritto il: martedì 29 gennaio, 2008 17:02

Messaggio da nebbia »

Uppo questo topic (non ho mai avuto risposta, ma qualche produttore me lo sono trovata lo stesso) per sentire, a distanza di qualche anno, qualche altro parere.
Come vi orientate negli acquisti? Scegliete il bio ad ogni costo, fosse anche il kiwi arrivato in aereo dalla NuovaZelanda, o il km 0 che potete andare a prendere in bicicletta o con i mezzi a distanze molto inferiori?
Setacciate i mercati alla ricerca del banchetto o negozietto giusto o essendo sempre di corsa scegliete al meglio dentro il supermercato?

Come sanno anche i moscerini abito (quasi) in campagna e quel che non viene dall'orto cerchiamo di acquistarlo di stagione, locale (se si trova), dal produttore e se possibile bio/integrato ma sono molto curiosa di sapere come fate voi, soprattutto chi abita in città e non ha il contadino a portata di bicicletta.
:)
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Nasino
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Iscritto il: mercoledì 11 aprile, 2012 13:58

Messaggio da Nasino »

@Nebbia mi sa che tiri su questi post per provocarmi :mrgreen: . Ormai mi spulcio tutti i thread sul cibo :D .

Forse non ho capito bene: ma come mai questo thread non è in "Cosa mangiamo"? Mi avvantaggio, chiedendo venia, se trattasi di domanda idiota :oops: .
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Serese
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Iscritto il: domenica 28 ottobre, 2007 18:55

Messaggio da Serese »

nebbia ha scritto: Scegliete il bio ad ogni costo, fosse anche il kiwi arrivato in aereo dalla NuovaZelanda, o il km 0 che potete andare a prendere in bicicletta o con i mezzi a distanze molto inferiori?
Setacciate i mercati alla ricerca del banchetto o negozietto giusto o essendo sempre di corsa scegliete al meglio dentro il supermercato?
Preferisco il biologico ma se l'origine non è almeno Italia non lo compro, di solito non ripiego cmq sul non biologico, lascio proprio perdere l'alimento in questione e ne prendo un altro biologico e prodotto nelle vicinanze. Se poi vedo della bella frutta/verdura/legumi prodotta da agricoltori della zona la prendo pure se non biologica.
Ci son poi delle eccezioni, quando compro i pistacchi prendo i coop, che se non erro hanno origine USA :roll: pure l'avocado che ho preso tempo fa, alla coop, non penso sia stato italiano... in realtà non ho controllato, volevo togliermi lo sfizio di una guacamole :oops:
Ecco, se posso, questi prodotti esotici che non trovo bio (o che sarebbero troppo cari se fossero bio) cerco di prenderli equosolidali almeno. :)

Solitamente compro al super, più spesso alla coop (viviverde, hamburger di soia, cous cous, bulgur, yogurt di soia, latti vegetali), di rado all'esselunga (verdure bio in offerta, legumi bio in scatola, hamburger e surgelati vegetali), ancor meno al todis (gelati/surgelati veg, biscotti vegan, cereali bio, succhi bio) e ad ogni spuntar di luna al lidl (succhi 100% non bio, latti vegetali, lievito, zucchero di canna).
Ogni tanto vado al negozio bio a comprare wurstel di tofu, yogurt e le cosine che mettono in offerta.
A volte capito al mercato biologico che fanno in centro una volta al mese.
Al mercato tradizionale non compro mai, non conosco e non mi fido molto (mentre per i vestiti mi ci trovo molto meglio che nei negozi).
Mi piacerebbe la cassetta bio a domicilio ma qui da me, nonostante cerchi spesso, non trovo nulla. Da qualche tempo sto pensand di unirmi ad un gas vegano ma ancora non ne ho fatto di nulla :|

Ok, direi che è tutto :mrgreen:
...pensa globale agisci locale...
e
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plesea
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Iscritto il: giovedì 19 luglio, 2007 21:06

Messaggio da plesea »

Compro bio e a km 0 perchè faccio parte di un gruppo di acquisto, ogni settimana vado a prendermi la cassettina della verdura con eventuali formaggi di pecora, ogni due c'è la carne e ogni 4 mesi ritiro pasta, farina, cereali, legumi sughi, passate, vino, formaggi, creme spalmabili, detersivi ed eventualmente detergenti.
Ogni mese o per le festività ordiniamo dolci e pane da un forno biologico che ci sta proprio a 10 minuti di strada dal magazzino.

Quello che mi manca o che mi serve per cucinare cose particolare lo prendo al Naturasì, alla bottega dell'equo e solidale o alla DOC quando me la trovo di strada. Fortunatamente anche altri super hanno cominciato a mettere cose bio, così a volte ripiego anche con loro.

La frutta la prendo al mercatino sotto casa, tranne quella che posso prendere con il GAS. Stessa cosa per le verdure che il nostro agricoltore non produce. Però solitamente faccio come Sere, quello che non trovo bio non lo mangio e basta.

La frutta esotica prendo solo banane equo e solidali e gli avocado perchè abbiamo trovato un produttore siculo :yeppa:


Nasino ha scritto: Forse non ho capito bene: ma come mai questo thread non è in "Cosa mangiamo"?
E' più in linea con questa sezione. :)
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La Margie
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Iscritto il: mercoledì 11 aprile, 2012 17:02

Messaggio da La Margie »

rispondo qui alla domanda che mi è stata fatta in un altro topic per non andare troppo ot, visto che ci siamo andate per colpa mia.... :oops: :oops: :oops:
sono a favore del km 0!!! ma mi dispiace per i milanesi che mangiano scarpe di gucci!! :lol: :lol: :lol:

qui a genova km 0 e biologico spesso coincidono. la frutta e verdura di natura sì o comunque del supermercato cerco di non comprarla, perchè è più vecchia di quella dei mercati rionali e spesso è più cara.
purtroppo però non ho ancora trovato un biologico onesto, o che comunque abbia un giro d'affari tale da farti pagare la merce il giusto prezzo. in città purtroppo il biologico continua a costare un occhio, nonostante abbia spese minori confronto all'agricoltura convenzionale.

il brutto del supermercato è che non ti fa percepire il sussegiursi delle stagioni: c'è sempre tutto e tutto l'anno. Io stessa, nonostante stia attenta a certe cose, e avendo lavorato per un banco ortofrutticolo, non ho ben chiaro cosa è di stagione e cosa no, o comunque quando inizia un articolo piuttosto che un altro. anche perchè agli stessi produttori conviene coltivare il pomodoro quando non è di stagione, che quando non lo è, e infatti non lo fanno, perchè glielo pagano di più....
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plesea
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Iscritto il: giovedì 19 luglio, 2007 21:06

Messaggio da plesea »

La Margie ha scritto: purtroppo però non ho ancora trovato un biologico onesto, o che comunque abbia un giro d'affari tale da farti pagare la merce il giusto prezzo. in città purtroppo il biologico continua a costare un occhio, nonostante abbia spese minori confronto all'agricoltura convenzionale.
Scusa ma chi te lo ha detto che il biologico ha dei costi minori rispetto all'agricoltura convenzionale?
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La Margie
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Iscritto il: mercoledì 11 aprile, 2012 17:02

Messaggio da La Margie »

per il semplice fatto che non hanno spese di concimazione e di semenze ;)
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annalaura
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Iscritto il: giovedì 20 gennaio, 2011 20:43

Messaggio da annalaura »

plesea ha scritto:Scusa ma chi te lo ha detto che il biologico ha dei costi minori rispetto all'agricoltura convenzionale?
rispondo sulla mia esperienza! quest'anno ho fatto l'orto completamente bio, partendo dai semi biologici e facendomi le piantine da sola. I semi bio costano il doppio rispetto a quelli non bio; se hai bisogno di dare una mezza concimata alla terra, il concime organico (a meno che uno non abbia il poprio compost) costa quasi il triplo rispetto a quello chimico. I tempi di crescita delle piante sono più lunghi e non è detto che vengano tutte bene perchè, non usando antiparassitari o farmaci o roba chimica, è capace che vengano assalite da animalacci che se le mangiano al posto tuo.

Un orto vicino al mio, è stato fatto concimando con un pochino di roba della basf, quindi chimica e comprando le piantine dal vivaio (che, quindi, un po' di chimica l'hanno già assaporata). Quelle piante sono cresciute molto più in fretta delle mie e hanno fatto un buon 25% di frutti in più per quanto riguarda i pomodori e un 50% di più per quanto riguarda melanzane e cetrioli.

Ecco presto fatto che, se io avessi dovuto vendere i miei pomodori, li avrei dovuti necessariamente mettere ad un prezzo più alto rispetto a quelli dell'orto vicino... lo capite da voi, no?!

Questa è la mia esperienza di agricoltura biologica :)
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nebbia
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Iscritto il: martedì 29 gennaio, 2008 17:02

Messaggio da nebbia »

LaMargie, no.
Sono di corsa e non è nemmeno il mio campo specifico, ma senza offesa quello che hai detto non è valido.

Non è che la coltivazione biologica non venga concimata sai?
Anzi la concimazione per il biologico costa molto di più, perché trovare/lavorare un letame o stallatico o liquame adeguato non è così facile. E pur rendendo meno, la concimazione biologica costa molto di più di quella chimica (il che spiega perché si sia passati a quella chimica).
Le sementi poi non arrivano dal cielo, si pagano anche quelle o comunque si investe per auto-prodursele. l
La manodopera poi non ne parliamo, ha dei costi altissimi rispetto all'agricoltura tradizionale, e poi c'è il maggior rischio di perdere il raccolto per i parassiti che incide di brutto, la minor resa del biologico rispetto al tradizionale per unità di superficie che influisce sui prezzi per unità di prodotto etc.
Se il biologico costasse meno ai produttori allora tutti farebbero biologico, credimi. Come dice anche annalaura qui sopra però così non è.

Perdonami ma dal punto di vista di chi nei campi c'è cresciuta la tua risposta sembra, quanto meno, di una certa superficialità. :)
Ultima modifica di nebbia il martedì 17 luglio, 2012 15:20, modificato 1 volta in totale.
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annalaura
Messaggi: 2729
Iscritto il: giovedì 20 gennaio, 2011 20:43

Messaggio da annalaura »

e adesso rispondo al topic!

ora che ho il mio orto, ho roba a km 0 e bio (pomodori di diverse qualità, cetrioli, zucchine, melanzane, peperoni, sedano, carote e fagiolini). quando il mio orto è morto :mrgreen: vado alla coldiretti, che hanno i campi a 3 km da casa mia. non fanno bio, ma coltivano con criterio.

una volta a settimana vado a comprare a grottaferrata frutta e verdura bio (la verdura è la loro, la frutta al 50% è loro, al 50% bio italiana) e questi di grottaferrata fanno anche i gas e le consegne a domicilio (biosolidale.it), ma io preferisco farmi una passeggiata e andarmele a prendere da sola; loro hanno anche carne e latticini bio del lazio (polli, conigli e faraone bio sono le loro, così come le uova, che sono anche più buone di quelle che aveva mia nonna -che credevo fossero insuperabili).

A volte ordiniamo anche alla biofattoria solidale del circeo (soprattutto per un discorso etico), facciamo la consegna a domicilio e anche loro hanno carne, latticini, frutta e verdura, tutti prodotti del lazio, alcuni fatti da loro, altri da produttori vicini a loro (però per me non sono proprio a km0 perchè loro vengono appunto dal circeo, latina).

il resto della spesa lo faccio nei supermercati vicino casa (o nei vari negozi bio se ci impatto davanti quando sono in giro per lavoro), come il pesce, il latte, il pane, gli affettati.

l'acqua ce la consegnano a casa, prendiamo l'acqua in vetro con il vetro a rendere, anche l'acqua a km 0 perchè è acqua di roma.

questo è quanto! :mrgreen:
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La Margie
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Iscritto il: mercoledì 11 aprile, 2012 17:02

Messaggio da La Margie »

mi spiace non sono d'accordo.
non si può neppure di passare dal convenzionale al biologico dall'oggi al domani, ma conosco esperienze, dopo 10 anni di agricoltura bio, dove l'humus del campo si è ricostituito a un centimetro, che i campi vanno avanti pressochè da soli.

se un azienda è bio si produce sia le sementi che il concime da sola, e lasciando crescere le erbe spontanee, come la fao ti obbliga a fare, per una questione di biodiversità, concimare non serve manco più

ripeto non è che col giardino di casa, si inizia a coltivare bio si possa pensare di produrre come l'agricoltura convenzionale è ovvio, ma il biologico esiste fin dagli anni 90, per cui i terreni delle aziende, sono stati nutriti per anni.
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plesea
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Messaggio da plesea »

La Margie ma hai un'azienda di agricoltura bio?No, perchè altrimenti non capisco da dove prendi queste fonti.

Per esperienza diretta con le due aziende agricole che ci riforniscono con il GAS la concimazione viene effettuata ogni stagione.
Una avendo l'allevamento di bovini in parte risolve con il compost preparato in casa, l'altra lo compra a peso d'oro da un alllevatore di pecore lì vicino.
Poi magari ci saranno dei terreni messi meglio, ma non ci metterei la mano sul fuoco sul fatto che non bisogna dare nulla ad un terreno ripristinato e coltivato bio da oltre 10 anni.
Puoi farti semenze solo per alcuni tipi di culture, le altre piante vanno ricomprate e piantate ogni stagione perchè non puoi fartele da sole, perchè muoiono dopo aver dato i loro frutti.
Ovviamente c'è un'unico distributore/produttore di piantine certificato AIAB ICEA anche nella semenza e non le regala a nessuno, visto i costi alti di produzione.
Le piante a crescita spontenea sono definite infestanti e se non le controlli ti soffocano la piantina e puoi dirle addio. Per questo vanno coperte con i teli di materbi, che non costano certo come quelli di plastica.
Le aziende bio hanno manovalanza pagata regolarmente con contratto e per molte cose si devono per forza raccogliere a mano, ulteriore costo.
Come diceva Nebbia, la possibilità di essere infestati da qualche parassita o malattia è molto più alta che nel convenzionale e spesso non è recuperabile.
Questo comporta che puoi buttare tutto il raccolto e il lavoro fatto mesi e mesi prima!

Non capisco perchè ci sia questa tendenza a parlare e sindacalizzare sui costi di attività di cui si disconosce completamente le modalità di lavoro.
:roll:
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La Margie
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Messaggio da La Margie »

io non capisco perchè non si possa esprimere la propria idea senza dare titoli alle persone.
comunque siamo ot

ognuno comunque è libero di pagare il proprio cibo quanto ritiene giusto.
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