Zago su un articolo di Nononsensecosmethic

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barbara
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Zago su un articolo di Nononsensecosmethic

Messaggio da barbara »

http://forum.promiseland.it/viewtopic.p ... 55#p378955" onclick="window.open(this.href);return false;

C’è un articolo pubblicato su un sito a cui alcuni danno retta. Fortunatamente sono pochi dato che vengono fatte delle dichiarazioni spesso opinabili e che anche i meno esperti possono valutare da soli.
Un elemento comune e sempre presente è che se una cosa la dice il Forum di Promiseland, a prescindere da altre considerazioni, si deve dimostrare che non è vero, che si tratta di una bufala.
Se c’è una cosa che ho sempre cercato di fare è di non sbilanciarmi per nessuna ditta o per nessuna gamma di prodotti in particolare. Sul tema dei prodotti solari ho recentemente visto delle ricette che mi sono piaciute molto. Quindi, contrariamente a quello che faccio di solito, mi sono sbilanciato sostenendo che fossero delle buone creme. Si tratta dei solari BJOBJ.
Ovviamente si sono cercate tutte le maniere per denigrare questo prodotto.
Da buon scolaro mi sono messo a reperire i dati necessari per sostenere la mia tesi.
Il post in questione è questo:

MYTH BUSTER: Pongamia Oil; filtro solare o ecobufala ?

Adesso vediamo alcune perle e cerchiamo di commentarle serenamente.

Parlando dell’efficacia come filtro UV del Pongamia Oil, si fa questa affermazione:
“Perché la Unilever che lo brevettò oltre 25 anni fa , non lo ha utilizzato come filtro solare ?”
Il redattore dell’articolo dovrebbe chiederlo a Unilever invece che utilizzare un dato di fatto come prova. Prova di che? Quello invece che il redattore non conosce è che un’altra enorme multinazionale sta comperando l’olio di Pongamia facendone incetta. Questo peraltro sta facendo lievitare i costi della materia prima. Fatture alla mano risulta che l’estratto di Pongamia costi più di 500 euro al chilo. Se questo significa un prodotto economico devo rivedere alcuni miei principi. Se un fabbricante disonesto volesse usare la Pongamia solo come specchietto per le allodole mi chiedo perché spendere tutti questi soldi. Il fatto è che la Pongamia è realmente efficace.

Ma andiamo avanti considerando un’altra perla:

C’è però un piccolo problemino. La Karanjina e il Pongamol sono le tossine che rendono l’olio di Pongamia inedibile e particolarmente tossico per l’ambiente acquatico.
La dose letale LD50 della karanjin risulta 14.32 mg/kg quella del pongamol 17.14 mg/kg .
Non sembrano sostanze molto semplici da maneggiare in un cosmetico.

Non so se l’autore dell’articolo faccia apposta a creare confusione ma di certo la confusione è tanta. Vediamo di chiarire.
Mettere assieme la tossicità acquatica di alcune sostanze presenti nell’olio di Pongamia con la tossicità per gli esseri viventi è quanto meno scorretto.

Prima ipotesi: si sta parlando di tossicità per gli organismi acquatici. In questa ipotesi abbiamo qualche esempio da fare:
- C12-14 Alkyl polyglycoside 8,7 mg/l 2 volte più tossica
- C8-18 Alkyl amidopropylbetaines 0,925 mg/l 16 volte più tossica
- C16-18 Esterquats 1,91 mg/l 7 volte più tossica
- Acido laurico (normale componente di un olio vegetale) 3,9 mg/l 3,5 volte più tossica
Tutte queste sostanze riportano o dovrebbero riportare il simbolo con il pesce morto e l’albero secco. E’ molto facile fare dello scalpore mettendo un disegnino che è invece molto comune nelle materie prime. Quello che conta è la dose, lo dice il blogger stesso ma se lo dimentica quando commenta alcuni prodotti.

Mi fermo qui avendo dimostrato con dati provenienti direttamente dalla DID list Europea che karanjin e pongamol sono nettamente più eco compatibili rispetto a molte sostanze universalmente usate per tutti i tipi di prodotto, eco-bio compresi.

Ma probabilmente si voleva far riferimento alla tossicità per l’uomo (lo confermerebbe il fatto che l’olio non sarebbe di grado alimentare). Se è così non si capisce l’affermazione: “l’industria chimica e la ricerca indiane hanno svolto centinaia di test su animali per definirne meglio il profilo tossicologico, in modo da verificare una dose letale orale nei topi superiore a 2000mg/kg” insomma si è voluto creare una bel caos per dire, in conclusione, che l’olio di Pongamol NON è tossico (il valore 2000 mg/kg lo conferma).
Ma la cosa più grave è che si è voluto cercare un microelemento e farlo assurgere a valore totalizzante. Non è corretto!
Se prendo qualsiasi sostanza chimica normalmente impiegata in cosmetica di questi microelementi ce ne sono a migliaia. Non ve li elencherò tutti ma alcuni è doveroso citarli:
- Nella cocoamidopropil betaina si trova il del cloro mono acetato: tossicità orale LC50: 95 mg/kg
- Nella Cocamide DEA si possono trovare nitrosoamine per le quali viene attribuita la frase: “possibile cancerogeno per l’uomo”.
A questo punto mi si dirà che considerano solo sostanze sintetiche. Propongo allora dei valori tipici di alcuni oli essenziali:
- Leptospermum petersonii Oral LD50: 1,9ml/kg
- Azadirachta indica Oral-Rats LD50: 14ml/kg
- Jasminum grandiflorum Oral-Rat LD50 5 mg/kg

E allora? Non dobbiamo più lavarci? Non dobbiamo più usare una crema? Certamente le cose non stanno come sono state presentate.
La questione è un’altra ed il responsabile dell’articolo citato dovrebbe saperlo o perlomeno averne un’idea.
Invece che dire l’uso di questi oli naturali sia una “eco-bufala” si dovrebbe preoccupare della gravita dell’affermazione. Ogni prodotto cosmetico viene valutato da un esperto tossicologo che valuta vari parametri: a chi è destinato il prodotto (bimbo, donna, uomo), la quantità usata per ogni applicazione, la frequenza eccetera. Un elemento fondamentale per valutare la sicurezza di un formulato ovviamente tiene in massimo conto la tossicità espressa come NOAEL ed il conseguente MoS. Quando viene detto che “Non comprerei questo prodotto neanche se costasse un decimo e soprattutto non lo utilizzerei mai per mio figlio.” Si lascia intendere che si tratti, senza mezzi termini, di un prodotto molto pericoloso. A parte quindi consigliare di non usare neppure uno shampoo che contenga alchilpoliglucosidi e betaina, sta mettendo in discussione ed accusando apertamente il valutatore della tossicità di non aver fatto bene il proprio lavoro o di non averlo fatto per nulla. Questa affermazione è molto grave ed ovviamente chi l’ha fatta se ne assumerà tutte le conseguenze. Conseguenze che non spetta a me provocare.
In realtà ho letto le varie valutazioni, il PIF ed i test di performance e confermo che il Bjobj protezione 50 è un ottimo prodotto sotto il profilo tossicologico.

Infine le considerazioni finali dell’estensore del post:

Nella lista ingredienti c’è un solo filtro solare di quelli ammessi dal regolamento europeo , il biossido di titanio , e per di più in ottava posizione dopo l’emulsionante , quindi a concentrazioni non alte. Olio di Pongamia in seconda posizione e Ossido di Zinco in quarta; considero molto improbabile ottenere un SPF 50 in queste condizioni.
Ho qui davanti agli occhi e disponibile a tutti, il risultato del test (realizzato in un primario laboratorio) che dichiara un SPF in vitro di 55,3 quindi ampiamente superiore a quanto dichiarato.
Anche in questo caso è stato preso un enorme granchio. Prima di fare certe affermazioni ci si dovrebbe informare altrimenti la smentita diventa fin troppo facile.

Altra affermazione:
Non userei MAI e poi MAI in un solare per BIMBI come filtro solare sostanze come l’olio di pongamia ed il pongamol , ed in realtà anche il gamma orizanolo che può rientrare tra i potenziali disruttori endocrini, di cui la fototossicità e la sicurezza non sia stata testata e approvata dall’ SCCS.
Forse sfugge il fatto che l’SCCS non ha valutato TUTTE le sostanze naturali e non, utilizzate in cosmetica. Per il resto vale quanto detto sopra e cioè che il formulato è stato valutato come SICURO da un esperto. L’esperto ha fatto le sue considerazioni con i dati sotto mano e non ad occhio come il responsabile del post. Se quest’ultimo aspetta di avere TUTTE le sostanze valutate dall’SCCS è bene che scelga di andare in montagna e non al mare perché un solare così non esiste e probabilmente non esisterà mai.

Altra ancora:
Proprio perché sono sostanze relativamente nuove , di cui solo recentemente sono scaduti i brevetti per l’utilizzo cosmetico , l’industria chimica e la ricerca indiane hanno svolto centinaia di test su animali per definirne meglio il profilo tossicologico, in modo da verificare una dose letale orale nei topi superiore a 2000mg/kg. Test che si trovano facilmente in rete… non mi è mai piaciuto chi per vendere una cremina sfrutta la ignoranza dei consumatori sul problema dei test animali.
Ma che sequela di contraddizioni!!! Qui si dice che sono stati fatti molti test per stabilire il profilo tossicologico e sopra che “la fototossicità e la sicurezza non sia stata testata”. Ma come? Prima dice che non ci sono test e poi dichiara che sono stati spesi un mucchio di soldi per farli? Si dovrebbe mettere d’accordo con se stesso, anche se la cosa, alla luce di queste considerazioni mi sembra difficile.
Per inciso ho un documento che conferma che il fornitore dell’olio di Pongamia lo ha testato nel 1995 e non “testata su animali recentemente” come asserisce erroneamente l’autore del post.

Infine c’è una frase “Non posso rispondere alla domanda di Marcello: “come fa ICEA a certificare questi prodotti ?” ebbene allora rispondo io: ICEA ha inviato due certificatori qualificati. Questi tecnici hanno preso visione dei PIF, del calcolo della tossicità, delle schede tecniche e di sicurezza dei vari componenti e dei microelementi contenuti, la loro origine e dei test che comprovano l’efficacia cosmetica del prodotto. Lo hanno ritenuto, a fronte di dati e non di chiacchere, un prodotto solare ottimo e degno di portare il logo ICEA. Esattamente quello che penso e sostengo anche io. Già, io non devo rispondere a nessuna multinazionale, non permetto che nel sito biodiz ionario.it ci sia della pubblicità. Sono libero di dire quello che sento giusto dire. E’ una bella libertà che mi tengo ben stretta.
In quanto alla ridicola conclusione: “Peccato!! Sui solari eco-bio, con questo BJOBJ Bimbi SPF50, Germania batte Italia 4 a 1” Si deve leggere così: “Bjobj bimbi SPF 50 batte la malafede 5 a 0 e si conferma ai vertici della classifica come tra i migliori solari eco-bio”.
Tutto per un'unica meraviglia.
Angel's
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Re: Zago su un articolo di Nononsensecosmethic

Messaggio da Angel's »

Quel blog ha preso proprio un bel granchio :mrgreen:
Barbara, tu che ne pensi?
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barbara
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Iscritto il: martedì 17 luglio, 2007 22:07

Re: Zago su un articolo di Nononsensecosmethic

Messaggio da barbara »

Ci sono molti articoli di Rodolfo Baraldini interessanti, su argomenti che pochi spiegano bene e che io trovo interessanti e spesso condivido.
Altri no. Questo no, sia per i contenuti sia per il tono utilizzato.
Tutto per un'unica meraviglia.
Angel's
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Iscritto il: martedì 31 marzo, 2009 17:38

Re: Zago su un articolo di Nononsensecosmethic

Messaggio da Angel's »

barbara ha scritto:Ci sono molti articoli di Rodolfo Baraldini interessanti, su argomenti che pochi spiegano bene e che io trovo interessanti e spesso condivido.
Altri no. Questo no, sia per i contenuti sia per il tono utilizzato.
Condivido in pieno questo tuo pensiero!
Lidia
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Iscritto il: martedì 15 dicembre, 2009 21:12

Re: Zago su un articolo di Nononsensecosmethic

Messaggio da Lidia »

@ Barbara.
Il fatto è che tu Barbara sei perfettamente in grado di distinguere un concetto OK da uno che non lo è. Io no e allora finisco per non leggere niente su quel sito, perché talvolta ho notato delle perplessità sia da parte tua che da parte di Zago, due persone di cui mi fido, e quindi non so se leggere un articolo appunto di quel sito può insegnarmi qualcosa o se invece mi confonde le idee o, peggio ancora, mi trasmette informazioni non condividibili.
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barbara
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Re: Zago su un articolo di Nononsensecosmethic

Messaggio da barbara »

Mi rendo conto...
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gwada971
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Iscritto il: venerdì 22 gennaio, 2010 12:05

Re: Zago su un articolo di Nononsensecosmethic

Messaggio da gwada971 »

Anche io mi sono trovata spesso nella stessa situazione di Lidia...
keep the natural mystic flowing
Angel's
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Iscritto il: martedì 31 marzo, 2009 17:38

Re: Zago su un articolo di Nononsensecosmethic

Messaggio da Angel's »

gwada971 ha scritto:Anche io mi sono trovata spesso nella stessa situazione di Lidia...
Mi associo e infatti ad un certo punto ho smesso di leggerlo. Vogliamo parlare ad es. della questione oli e burri vegetali che a leggere quel blog non sarebbero in realtà sebo affini alla nostra pelle, perché la pelle ha una composizione atipica che non si ritrova in natura?
Ne parlai pure una volta sul forum di Fabrizio Zago, ma ad aggi sapete che non ho ancora capito se sono o no sebo affini?
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