Acqua Sant'Anna: multa per la pubblicita' della BioBottle

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Simonetta
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Acqua Sant'Anna: multa per la pubblicita' della BioBottle

Messaggio da Simonetta »

L'articolo

Multa per l'eco-bottiglia dell'acqua Sant'Anna: sull'etichetta della "Bio Bottle" erano riportati pregi ambientali superiori a quelli reali. La pubblicità dell'acqua Sant'Anna, che negli anni scorsi ha promosso l'eco-bottiglia amica dell'ambiente, è l'ennesimo caso di greenwashing, ovvero marketing fasullo, o almeno non completamente trasparente.

A dirlo è l'Autorità garante della concorrenza e del mercato, che - su segnalazione dell'associazione avvocati dei consumatori Sicilia e di Mineracqua - ha multato l'azienda per pratica commerciale scorretta.

L'impresa che imbottiglia l'acqua Sant'Anna sarà costretta ora a pagare una sanzione di 30.000 euro per il messaggio apparso su diversi giornali, dal febbraio 2010 all'aprile 2011, e sul sito aziendale, dal 2010 sino al luglio del 2012.

Secondo lo slogan pubblicitario, l'acquisto dell'acqua Sant'Anna garantisce un consumo responsabile, grazie ai pregi ambientali della nuova bottiglia in Pla INGEO® denominata "BioBottle".
Secondo il testo diffuso infatti, "650 milioni di bottiglie Sant'Anna Bio Bottle permettono un risparmio di 176.800 barili di petrolio con cui riscaldare per un mese una città di 520.000 abitanti e riducono le emissioni di CO2 pari a un'auto che compia il giro del mondo per 30.082 volte in un anno".

In realtà – secondo quanto riportato dall'antitrust – "il dato di "650 milioni di bottiglie" citato negli annunci pubblicitari fa riferimento all'intera produzione annuale di bottiglie Sant'Anna, fabbricate sia in plastica (Pet) che in Pla ("Bio Bottle").

E c'è di più: dai dati delle vendite, "sul totale di bottiglie di acqua minerale a marchio "Sant'Anna" vendute nel corso del 2010 (oltre 600 milioni) quelle imbottigliate utilizzando la bottiglia "Bio Bottle" rappresentano una quota del tutto marginale, pari a circa lo 0,2%".

Ma non è tutto, perché "l'operazione di quantificazione della riduzione di energia fossile e di emissioni di CO2, conseguente alla produzione di 650 milioni di bottiglie prodotte con plastica di origine vegetale PLA Ingeo®, ha tenuto in considerazione anche un contributo supplementare di risparmio di energia fossile e di riduzione di emissioni di CO2 realizzato attraverso l'acquisto dei certificati di energia rinnovabile (RECs)".

Ciò vuol dire che i pregi ambientali sbandierati dalle pubblicità erano di gran lunga superiori a quelli reali. Quello dell'acqua Sant'Anna è un caso di greenwashing evidentemente mal riuscito, frutto di pratiche grossolane e pericolose. Purtroppo sempre più frequenti.

Infatti, se tra i cittadini consapevoli cresce la sensibilità ambientale, aumentano di pari passo anche le pratiche di greenwashing messe in campo dalle aziende poco lungimiranti, prive di idee innovative ed eticamente poco raccomandabili.

Nasce da qui l'esigenza di monitorare con maggior forza e attenzione la qualità delle iniziative di green marketing e, più in generale, dei messaggi pubblicitari.

"L'accresciuta sensibilità ambientale dei consumatori – ha confermato l'Antitrust - ha, infatti, indotto numerosi professionisti a conferire sempre maggior risalto, nella pianificazione delle proprie campagne pubblicitarie, alle caratteristiche di compatibilità ambientale dei prodotti o servizi offerti".

Ma questo non significa che le campagne promozionali debbano trasformarsi in slogan falsi, o poco trasparenti!

Per evitare il ripetersi di fatti simili, il Consiglio dell'Unione europea ha invitato gli "Stati membri a implementare correttamente la direttiva sulle pratiche commerciali scorrette con riguardo ai claim ambientali e ha, del pari, invitato la Commissione Europea a includere tali claim in tutte le future linee guida sull'applicazione della direttiva stessa".
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Prima di postare un INCI, controlla di aver scritto bene gli ingredienti.
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silvia88
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Messaggio da silvia88 »

Vergognoso! :shock:
Se penso che vedendo quella pubblicità mi ero presa benissimo...
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