Link all'articolo e alle tabelle
Mi pare carino, certo non è superapprofondito ma fa passare il messaggio che bisogna consumare criticamente anche in questo campo
Boom dei cosmetici naturali (da Repubblica / Kataweb)
Boom dei cosmetici naturali (da Repubblica / Kataweb)
Essere felici è un nostro dovere.
Mah, passa un po' il concetto che la gente spende di più pur avere prodotti eco bio, non è proprio così, se davvero si fa consumo critico con la cosmesi eco bio si riesce a spendere meno rispetto alla cosmesi tradizionale, tanti prodotti sono multiuso, gli shampo se si diluiscono se ne consuma meno, lo scrub con la farina ha un costo quasi nullo, idem per le maschere all'argilla, in più ci si accorge che certi prodotti si possono eliminare perchè inutili; loro confrontano il singolo prodotto e allora sì che quello eco bio può avere un costo maggiore ma nell'insieme non è sempre così.
Tra l'altro nelle tabelle dei bagni schiuma riportano il prezzo ma non la quantità, mettono quelli da 200ml (quasi tutti) a confronto con altri da 500 ml (ecosì), per fare un confronto serve il prezzo/litro.
Tra l'altro nelle tabelle dei bagni schiuma riportano il prezzo ma non la quantità, mettono quelli da 200ml (quasi tutti) a confronto con altri da 500 ml (ecosì), per fare un confronto serve il prezzo/litro.
Dio ci ha dato due orecchie ed una sola bocca per ascoltare almeno il doppio di quanto diciamo. (Epitteto)
concordo!!Lizzy79 ha scritto:Mah, passa un po' il concetto che la gente spende di più pur avere prodotti eco bio, non è proprio così, se davvero si fa consumo critico con la cosmesi eco bio si riesce a spendere meno rispetto alla cosmesi tradizionale
sembra che chi utilizza prodotti ecobio spenda un sacco di soldi per cosmetici, ma non è affatto così!
Ho letto l'articolo sul Salvagente, ne penso bene e male.
Bene perché comunque è giusto che se ne parli, male perchè dice due cose in croce (ma capisco che siano scontate per noi, meno per chi non conosce per niente l'argomento) e soprattutto per i criteri di comparazione dei prodotti.
Ovvero: la prima tabella paragona tinte per capelli sedicenti vegetali o naturali, con l'hennè Sante. Sappiamo benissimo che vincerà la Sante, ma ciò che non è chiaro è che sono due prodotti completamente imparagonabili.
Io un mix di piante tipo "hennè" non lo metterei a fianco di una tinta chimica, è come paragonare una mela con una pera.
Per ciò che riguarda le altre tabelle, si mettono insieme vari prodotti e si vede quali sono a NON CONTENERE. Il criterio quindi è la mancanza di certe sostanze. Il che, lo sappiamo benissimo, non garantisce poi la qualità del prodotto. Garantisce l'ecobio, ma non la qualità. Capisco che è un discorso per palati già un pochino raffinati, ma sostengo che bisognerebbe cominciare ad educarli meglio, questi palati...
Bene perché comunque è giusto che se ne parli, male perchè dice due cose in croce (ma capisco che siano scontate per noi, meno per chi non conosce per niente l'argomento) e soprattutto per i criteri di comparazione dei prodotti.
Ovvero: la prima tabella paragona tinte per capelli sedicenti vegetali o naturali, con l'hennè Sante. Sappiamo benissimo che vincerà la Sante, ma ciò che non è chiaro è che sono due prodotti completamente imparagonabili.
Io un mix di piante tipo "hennè" non lo metterei a fianco di una tinta chimica, è come paragonare una mela con una pera.
Per ciò che riguarda le altre tabelle, si mettono insieme vari prodotti e si vede quali sono a NON CONTENERE. Il criterio quindi è la mancanza di certe sostanze. Il che, lo sappiamo benissimo, non garantisce poi la qualità del prodotto. Garantisce l'ecobio, ma non la qualità. Capisco che è un discorso per palati già un pochino raffinati, ma sostengo che bisognerebbe cominciare ad educarli meglio, questi palati...
Tutto per un'unica meraviglia.
Sì, quello l'ho notato anche io nelle due righe che sono disponibili online; parla di tinte quando sappiamo che è impossibile una tinta chimica sia davvero ecobio...o uno smalto.
Secondo me Barbara ha ragionissima quando dice che è un articolo per palati non raffinati e per chi non ne sa niente, io in questo senso voglio vederci qualcosa di un po' più positivo perchè appunto almeno se ne parla, ma sì, sarebbe molto meglio se i criteri fossero un po' diversi rispetto a quelli di questo articolo.
Secondo me Barbara ha ragionissima quando dice che è un articolo per palati non raffinati e per chi non ne sa niente, io in questo senso voglio vederci qualcosa di un po' più positivo perchè appunto almeno se ne parla, ma sì, sarebbe molto meglio se i criteri fossero un po' diversi rispetto a quelli di questo articolo.
Essere felici è un nostro dovere.